Sei un autotrasportatore e vuoi risparmiare fino a 27 mila euro sull’acquisto del tuo prossimo veicolo? Tutto quel che occorre fare è verificare criteri e requisiti, ma soprattutto occorre dotarsi di una PEC e di una firma digitale che apriranno le porte a questa grossa opportunità.
L’occasione è quella del Bonus per Autotrasportatori 2023, la cui seconda tranche è accessibile tra il 15 marzo e il 28 aprile 2023: in ballo ci sono complessivamente 10 milioni di euro, all’esaurimento dei quali occorrerà attendere il terzo periodo dell’iniziativa (previsto tra il 1 dicembre 2023 ed il 15 gennaio 2024 con un ammontare massimo di 8 milioni di euro).
Anche in caso di esaurimento dei fondi, tuttavia, una possibilità resta comunque aperta: “Ove il sistema informatico rilevi l’esaurimento delle risorse finanziarie, le domande saranno ugualmente proponibili e accettate con riserva nell’eventualità di una successiva disponibilità di risorse. In quest’ultimo caso, le domande precedentemente accettate con riserva saranno istruite sulla base dell’ordine di presentazione fino ad esaurimento delle risorse.
Come accedere al bonus
C’è chi lo chiama “Bonus autotrasportatori”, ma non va confuso con l’incentivo erogato in tema di carburanti; c’è chi lo chiama “Bonus camion”, ma questa definizione perde la sua caratura ecologica; c’è inoltre chi lo ha battezzato “Incentivo per veicoli commerciali”, abbracciando in modo più didascalico l’identità di questa iniziativa.
Il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, da parte sua, ha definito questo intervento come un “contributo per il rinnovo del parco veicolare con alimentazione alternativa per l’acquisizione di veicoli commerciali ad elevata sostenibilità nel quadro di un processo di rinnovo e di adeguamento tecnologico del parco veicolare delle imprese di autotrasporto”. La sostanza resta la medesima: lo Stato mette a disposizione un interessante incentivo da poter sfruttare per cambiare il parco autotrasporti in Italia, favorendo quegli imprenditori che compiono una scelta ecosostenibile e che fanno il grande salto verso una mobilità di nuova generazione.
Per poter accedere al contributo occorre possedere:
Una firma digitale, che consente di apporre una conferma ufficiale sui contenuti del modulo di richiesta
Una casella PEC, da cui inviare la documentazione in modo ufficiale
La firma sancisce la piena consapevolezza e conferma dei contenuti del documento da parte del firmatario, così come l’invio tramite PEC determina l’ufficialità (a garanzia di ambo le parti) dell’invio, al pari di quanto non fosse tradizionalmente possibile fare attraverso l’invio di una raccomandata. Grazie a Firma Digitale e PEC, quindi, la richiesta può essere portata avanti nel giro di pochi minuti, direttamente dal proprio ufficio o dal proprio smartphone, senza costi e senza perdite di tempo.
RAM S.p.A., l’azienda che gestisce questa iniziativa per conto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha messo a punto una pagina apposita che facilita la richiesta attraverso la compilazione di un semplice modulo online. In alternativa è possibile scaricare questo PDF da compilarsi in modo tradizionale. Una volta ottenuto il proprio PDF debitamente compilato, il file può essere firmato con Firma Digitale e quindi inviato via PEC a questo indirizzo: ram.investimentielevatasostenibilita@legalmail.it.
La scadenza ultima per l’invio è quella delle ore 16:00 del 28 aprile 2023: sarà la data di spedizione della PEC a far fede – in modo inoppugnabile – per dividere le richieste accettabili da quelle che non potranno essere recepite.
Requisiti e incentivi
Il bonus è aperto a “tutte le imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi attive sul territorio italiano”, che risultino “attualmente iscritte al Registro Elettronico Nazionale (R.E.N.), e all’Albo Nazionale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi” e “la cui attività prevalente sia quella di autotrasporto di cose”. L’obiettivo di tali aziende deve essere quello del “rinnovo del parco veicolare attraverso l’acquisizione di veicoli commerciali ad elevata sostenibilità ecologica ad alimentazione alternativa”. Su questa pagina sono disponibili ulteriori FAQ utili alla verifica della bontà delle procedure portate avanti in fase di richiesta.
A scelte più virtuose, così come dettagliato dal Decreto 18 novembre 2021, corrisponderà un incentivo più importante.
Nello specifico:
4.000 euro per l’acquisto di veicoli CGN a motore ibrido;
9.000 euro per l’acquisto veicoli diesel/elettrico e a metano CNG inferiori alle 16 tonnellate;
14.000 euro per l’acquisto di veicoli elettrici di massa superiore a 3,5 tonnellate e fino ad un massimo di 7 tonnellate;
24.000 euro per l’acquisto di mezzi elettrici oltre 7 tonnellate o per veicoli a trazione alternativa a gas naturale liquefatto LNG e CNG e a motorizzazione ibrida con massa superiore a 16 tonnellate.
Ma non finisce qui, poiché l’incentivo prevede due variabili ulteriori:
1000 euro aggiuntivi per la rottamazione di mezzi alimentati a diesel di classe inferiore a Euro 4;
maggiorazione del 10% per gli acquisti operati da imprese medio-piccole: questa caratteristica va esplicitata in fase di richiesta del contributo e potrà essere certificata in fase di rendicontazione attraverso specifica dichiarazione sostitutiva attestante il numero delle unità di lavoro addette (ULA) e il volume di fatturato conseguito.
Una procedura che inizia con una Firma Digitale e una PEC, potrebbe terminare con un risparmio di svariate migliaia di euro, un nuovo veicolo da far fruttare e costi ridotti di mobilità. Una scelta strategica virtuosa, insomma, che va incontro alle necessità europee di conversione del parco veicolare e che proietta la propria azienda di autotrasporti in una fascia avanzata di privilegio e di qualità.
(fonte Aruba)