Mutui, tassi a nuovi minimi storici: ventennale con il fisso giù fino allo 0,57%
Le nuove misure varate ieri dalla Bce per sostenere l’economia portano a nuovi minimi del costo del denaro. I bassi tassi di interesse sono quindi destinati a movimentare ancora il settore dei mutui, sia per l’acquisto di una casa che per la surroga di un mutuo già esistente.
I mercati, nell’attesa dell’annuncio della Bce, si erano mossi in anticipo già negli ultimi mesi, portando l’Euribor su nuovi minimi intorno al -0,45% e, soprattutto, facendo letteralmente crollare gli indici Irs che, con un calo dell’1% complessivo, si sono portati su valori negativi per durate fino a 10 anni, e si tengono su valori intorno allo 0,30% per le durate maggiori dopo essere scesi quasi a zero.
Il crollo degli indici si è riflesso subito sui tassi dei mutui, che toccano nuovi e quasi irreali minimi storici: è ora possibile ottenere un mutuo ventennale ad appena lo 0,22% di tasso variabile e allo 0,57% per un tasso fisso.
Sulla durata di 30 anni il miglior tasso variabile è ora allo 0,27% e il tasso fisso più conveniente allo 0,83%. Per la prima volta nel mercato dei mutui l’intero arco di migliori offerte, dal variabile al fisso e fino alle durate più lunghe, rimane così al di sotto della già di per sé ridotta soglia dell’1%.
Tassi così contenuti risvegliano l’interesse e la convenienza per il finanziamento di un acquisto o di una ristrutturazione di un immobile, sia per abitazione che per eventuale affitto. La riduzione di quasi un punto percentuale dei tassi in pochi mesi ha inoltre aperto il mercato della surroga a una notevole quantità di mutui, accesi magari anche in anni recenti e che, per i loro tassi già convenienti, non avrebbero goduto di grandi risparmi con i tassi disponibili per la surroga fino alla primavera 2019.
L’importo medio richiesto è salito ayttestandosi intorno ai 135.000 euro.